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Roma • Viterbo |
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La basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Santa Maria della neve o come Basilica liberiana (dal nome del tradizionale fondatore, Papa Liberio), è una delle quattro basiliche patriarcali di Roma. Collocata sulla sommità del colle Esquilino, è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte.
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Il Pantheon è un edificio di Roma antica costruito in origine come tempio dedicato a tutti gli dèi.
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Abbazia di Casamari. |
L’Abbazia di Casamari rientra tra le prime e maggiori espressioni in Italia dell’Ordine dei Cistercensi e dello stile gotico di derivazione francese di cui essi si fecero portatori. Uno stile "verticale", i cui denominatori comuni sono semplicità, assenza quasi totale di elementi decorativi e del campanile, costruzione ragionata degli edifici monastici su una pianta comune, di cui Casamari è un modello evidente e magnifico.
Casamari rappresenta uno dei pochi esempi ancora integri dell’organizzazione spaziale prevista da Bernardo da Chiaravalle, fondatore dell’Ordine Cistercense. Gioiello dell’architettura gotica italiana, la costruzione risale al 1096 quando fu edificata dai benedettini sui resti del municipio romano di Cereatae Mariane che diede i natali al celebre condottiero romano Caio Mario, ancora nel nome dell’abbazia (dal latino “Casa di Mario”).
La stessa ebbe inizialmente un grande sviluppo economico, ma all’inizio del XII secolo cadde in una profonda crisi, che indusse questo come altri monasteri benedettini in Italia, ad aderire all’ordine circestense nato in Francia in quel periodo a opera di
san Bernardo di Chiaravalle. Eccetto brevi periodi, l’abbazia è guidata dal XIII secolo dall’ordine dei Cistercensi. Le modifiche e gli ampliamenti iniziati dai cistercensi nel 1203 hanno rispettato lo stile semplice e austero previsto dalla casa madre francese di
Citeaux.
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La Cripta - Santa Maria della Concezione dei Cappuccini |
Santa Maria della Concezione dei
Cappuccini, o Nostra Signora della Concezione dei
Cappuccini, è una chiesa di Roma situata in via Veneto, fatta costruire nei pressi del suo palazzo da
papa Urbano VIII, in onore di suo fratello Antonio Barberini che faceva parte dell'ordine dei Cappuccini, la cui tomba è tutt'ora conservata all'interno della chiesa di fronte all'altare maggiore. In questa chiesa si trova anche la pietra tombale del cardinale
Agapito Mosca (1678+1760).
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La chiesa, intitolata al santo patrono locale, fu costruita presso una pieve di cui abbiamo notizia fino dal IX secolo. La prima progettazione della seconda metà del XII secolo è in stile romanico, con una semplice impostazione di pianta a tre navate chiuse da absidi. La struttura basilicale viene modificata con l'aggiunta di un transetto alla fine del XII secolo, mentre gli spazi interni sono divisi da due file di arcate. Le colonne che sorreggono questi archi furono decorate da maestranze locali con capitelli in peperino.
In seguito allo spostamento della sede papale da Roma a Viterbo nella seconda metà del XIII la cattedrale, che era già stata riconosciuta principale chiesa della città, incrementa la sua importanza ed è legata a eventi storici di grande scalpore: in San Lorenzo, ad esempio fu scomunicato Corradino di Svevia. La struttura del Duomo viene successivamente modificata: alla fine del Duecento viene aggiunto un campanile in stile gotico, che risente del gusto per la bicromia diffuso dall' aera toscana, la facciata originale su cui si aprivano tre rosoni traforati venne distrutta e poi ricostruita, mentre le cappelle e il tetto furono costruiti in epoca successiva, con un evidente recupero di modelli rinascimentali.
Anche se questi interventi finiscono per alterare l'armoniosa semplicità del progetto originale, fu la seconda guerra mondiale a infliggere i danni più pesanti, rendendo necessaria una ricostruzione quasi totale della zona intorno al presbiterio. All'interno della cattedrale si trovano opere artistiche di grande interesse, come il ciclo pittorico duecentesco dell'area absidale, gli affreschi trecenteschi nella zona a sinistra dell'ingresso, i brani lacunosi collocati sopra l'entrata del battistero, oltre alla tavola della Madonna della Carbonara del XII secolo. Altri esemplari notevoli di arte sacra sono la tela dell'altare maggiore, realizzata da Giovan Francesco Romanelli nel primo Settecento, in cui è raffigurato il santo cui è dedicata la chiesa, e i dieci riquadri che riportano episodi della sua vita ascritti a Marco Benefial. In San Lorenzo si trovano anche una fonte battesimale del tardo Quattrocento attribuita al maestro Francesco d'Ancona e il sarcofago del papa portoghese Giovanni XXI menzionato da Dante nel Paradiso.
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