Chiese in Lazio
Roma •  Viterbo
 

Le chiese di Roma sono diverse centinaia, la loro storia accompagna quella della città da diciassette secoli, segnandone la storia religiosa, sociale ed artistica.

 

 Pianta del 1450 della Basilca di San Pietro

Basilica di San Pietro - oggi

 

La basilica di San Pietro in Vaticano è una basilica cattolica che si trova nella Città del Vaticano, a coronamento della monumentale Piazza San Pietro.

È la maggiore delle basiliche papali, spesso descritta come la più grande chiesa del mondo e centro del cattolicesimo.

La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata nel 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII.  Si tratta tuttavia di una ricostruzione, dato che nello stesso sito, prima dell'odierna basilica, ne sorgeva un'altra risalente al IV secolo, fatta costruire dall'imperatore romano Costantino I nel luogo in cui si apriva il circo di Nerone e dove la tradizione vuole che san Pietro, uno degli apostoli di Gesù, fosse stato sepolto dopo la sua crocifissione. 

sx: Pietà di Michelangelo, completato quando Michelangelo aveva appena 24 anni.   dx:Il Baldacchino di San Pietro 

Veduta di Roma dalla Basilica

monumentale colonnato di Bernini 

 

Oggi possiamo solo immaginare l'imponenza di questo edificio, immortalata solo in alcune raffigurazioni artistiche: l'impianto, arricchito nel corso dei secoli con preziose opere d'arte, era suddiviso in cinque navate e presentava analogie con quello della basilica di San Paolo fuori le mura.

 

 

Basilica di San Giovanni in Laterno

 

Basilica di San Giovanni in Laterano, meglio nota come San Giovanni in Laterano, è la cattedrale della diocesi di Roma e la sede ecclesiastica ufficiale del Papa, nella quale esercita la funzione di vescovo di Roma.  È inoltre la basilica più antica d'Occidente.  Il suo nome completo è Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano madre e capo di tutte le chiese della città e del mondo (latino: Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sancti Iohannes Baptista et Evangelista in Laterano omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput).

Attualmente l'arciprete della basilica è il cardinale Agostino Vallini, cardinale vicario generale per la Diocesi di Roma.

 

Santa Maria Maggiore

 

La basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Santa Maria della neve o come Basilica liberiana (dal nome del tradizionale fondatore, Papa Liberio), è una delle quattro basiliche patriarcali di Roma.  Collocata sulla sommità del colle Esquilino, è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte.

 

 

Pantheon

 

Il Pantheon è un edificio di Roma antica costruito in origine come tempio dedicato a tutti gli dèi.


Dall'inizio del VII secolo il Pantheon è una chiesa cattolica, chiamata Santa Maria ad Martyres.

I Romani lo chiamano amichevolmente la Rotonna ("la Rotonda"), da cui il nome della piazza antistante.
 
 

Abbazia di Casamari.

 

L’Abbazia di Casamari rientra tra le prime e maggiori espressioni in Italia dell’Ordine dei Cistercensi e dello stile gotico di derivazione francese di cui essi si fecero portatori. Uno stile "verticale", i cui denominatori comuni sono semplicità, assenza quasi totale di elementi decorativi e del campanile, costruzione ragionata degli edifici monastici su una pianta comune, di cui Casamari è un modello evidente e magnifico. 

 

Casamari rappresenta uno dei pochi esempi ancora integri dell’organizzazione spaziale prevista da Bernardo da Chiaravalle, fondatore dell’Ordine Cistercense.  Gioiello dell’architettura gotica italiana, la costruzione risale al 1096 quando fu edificata dai benedettini sui resti del municipio romano di Cereatae Mariane che diede i natali al celebre condottiero romano Caio Mario, ancora nel nome dell’abbazia (dal latino “Casa di Mario”).  

 

La stessa ebbe inizialmente un grande sviluppo economico, ma all’inizio del XII secolo cadde in una profonda crisi, che indusse questo come altri monasteri benedettini in Italia, ad aderire all’ordine circestense nato in Francia in quel periodo a opera di san Bernardo di Chiaravalle. Eccetto brevi periodi, l’abbazia è guidata dal XIII secolo dall’ordine dei Cistercensi. Le modifiche e gli ampliamenti iniziati dai cistercensi nel 1203 hanno rispettato lo stile semplice e austero previsto dalla casa madre francese di Citeaux

 

 

La Cripta - Santa Maria della Concezione dei Cappuccini  

 

Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, o Nostra Signora della Concezione dei Cappuccini, è una chiesa di Roma situata in via Veneto, fatta costruire nei pressi del suo palazzo da papa Urbano VIII, in onore di suo fratello Antonio Barberini che faceva parte dell'ordine dei Cappuccini, la cui tomba è tutt'ora conservata all'interno della chiesa di fronte all'altare maggiore. In questa chiesa si trova anche la pietra tombale del cardinale Agapito Mosca (1678+1760).

La cripta - L'attrattiva principale della chiesa è sicuramente la cripta-ossario decorata dalle ossa donate da circa 4000 frati cappuccini, raccolti tra il 1528 ed il 1870 prese dal vecchio cimitero dell'ordine dei Cappuccini, che si trovava nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi, nei pressi del Quirinale.  La cripta è divisa in cinque piccole cappelle dove si trovano anche alcuni corpi interi di alcuni frati mummificati con indosso le vesti tipiche dei frati Cappuccini.

La scelta di decorare la cripta con le ossa, che potrebbe apparire lugubre e macabra, è in realtà un modo di esorcizzare la morte e di sottolineare come il corpo non sia che un contenitore dell'anima, e in quanto tale una volta che essa l'ha abbandonato il contenitore si può riutilizzare in altro modo.

Teschi e ossa

Sceletro di un monaco

 

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Cattedrale di Viterbo

 

La chiesa, intitolata al santo patrono locale, fu costruita presso una pieve di cui abbiamo notizia fino dal IX secolo.  La prima progettazione della seconda metà del XII secolo è in stile romanico, con una semplice impostazione di pianta a tre navate chiuse da absidi.  La struttura basilicale viene modificata con l'aggiunta di un transetto alla fine del XII secolo, mentre gli spazi interni sono divisi da due file di arcate.  Le colonne che sorreggono questi archi furono decorate da maestranze locali con capitelli in peperino. 

 

In seguito allo spostamento della sede papale da Roma a Viterbo nella seconda metà del XIII la cattedrale, che era già stata riconosciuta principale chiesa della città, incrementa la sua importanza ed è legata a eventi storici di grande scalpore: in San Lorenzo, ad esempio fu scomunicato Corradino di Svevia.  La struttura del Duomo viene successivamente modificata: alla fine del Duecento viene aggiunto un campanile in stile gotico, che risente del gusto per la bicromia diffuso dall' aera toscana, la facciata originale su cui si aprivano tre rosoni traforati venne distrutta e poi ricostruita, mentre le cappelle e il tetto furono costruiti in epoca successiva, con un evidente recupero di modelli rinascimentali. 

 

Anche se questi interventi finiscono per alterare l'armoniosa semplicità del progetto originale, fu la seconda guerra mondiale a infliggere i danni più pesanti, rendendo necessaria una ricostruzione quasi totale della zona intorno al presbiterio.  All'interno della cattedrale si trovano opere artistiche di grande interesse, come il ciclo pittorico duecentesco dell'area absidale, gli affreschi trecenteschi nella zona a sinistra dell'ingresso, i brani lacunosi collocati sopra l'entrata del battistero, oltre alla tavola della Madonna della Carbonara del XII secolo.  Altri esemplari notevoli di arte sacra sono la tela dell'altare maggiore, realizzata da Giovan Francesco Romanelli nel primo Settecento, in cui è raffigurato il santo cui è dedicata la chiesa, e i dieci riquadri che riportano episodi della sua vita ascritti a Marco Benefial.  In San Lorenzo si trovano anche una fonte battesimale del tardo Quattrocento attribuita al maestro Francesco d'Ancona e il sarcofago del papa portoghese Giovanni XXI menzionato da Dante nel Paradiso.  

 

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