Chiese in Umbria

Assisi GubbioOrvieto • Perugia • Spello

 

 Cathedrale con Loggia di Braccio e Fontana Maggiore

interno

Chiese in Perugia

Duomo - Una prima chiesa (936-1060), corrispondente all'attuale transetto, venne ampliata su progetto di Fra Bevignate nel 1300, nel 1345 posa della prima pietra di un nuovo edificio che fu iniziato nel 1437-39 e finito all’interno verso la fine di quel secolo.


La costruzione comunque proseguì fino al 1587 senza mai raggiungere un completamento. Solamente sul lato verso la Fontana Maggiore e solamente fino ad una certa altezza poco oltre il portale, la fiancata è stata ricoperta con formelle di marmo bianco e rosa, tolte nel 1335 alla cattedrale di Arezzo.

Inoltre vi si trovano finestroni gotici, il pulpito assemblato da pezzi più antichi (anche cosmateschi) del XIV secolo, dal quale predicò S. Bernardino da Siena nel 1425 e 1427, il portale manierista su progetto di Galeazzo Alessi e scolpito da Ludovico Scalza (1568) che è stato spostato qui dal Collegio del Seminario, la statua in bronzo di Giulio III (Vincenzo Danti, 1555), eretta in onore del papa che aveva reintrodotto i diritti cittadini cancellati da Paolo III nel 1540 e il loggiato rinascimentale quattrocentesco aggiunto da Braccio Fortebraccio da Montone durante la sua signoria.

La facciata invece, mai terminata, presenta un portale creato da Pietro Carattoli nel 1729.


Sant'Angelo - Perugia

 

La chiesa di Sant'Angelo, originaria del V-VI secolo d.C., è una delle più antiche d'Italia. Con ogni probabilità è stata edificata sui resti di un tempio romano, nel periodo in cui le religioni pagane erano in decadenza e il cristianesimo prendeva piede in territori dell'ex Impero.

A sua volta, il tempio che vi sorgeva prima era stato edificato su di un terreno sacro agli Etruschi. Questo fa della chiesa e del luogo dove è situata due illustri testimoni dei tanti avvicendamenti culturali e religiosi della penisola italiana.


L'Umbria è una delle zone d'Italia nelle quali il cristianesimo si impiantò più rapidamente. Nel VI secolo d.C. si contavano già 21 diocesi, in una terra contesa da barbari e bizantini in cui la gente cercava di rifugiarsi nel nuovo culto monoteista per sfuggire al dramma di guerre e carestie. 
Allora erano già sorte alcune chiese, come quella del Salvatore a Spoleto (addirittura del IV-V secolo), ma non tutte sono riuscite a sopravvivere nel corso degli anni. Molte di esse, anche nei secoli successivi, presero il posto degli antichi templi pagani.  Ne sono ulteriori esempi l'abbazia di San Pietro in Valle a Ferentillo e la basilica di Sant'Eufemia a Spoleto.

 

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Basilica di San Francesco

La Basilica di San Francesco è situata ad Assisi, in Umbria, ed è stata dichiarata patrimonio dell'umanità.

Il 16 luglio del 1228, a soli due anni dalla morte, Francesco venne proclamato santo da papa Gregorio IX; il giorno dopo, 17 luglio, lo stesso Papa e il generale dell'Ordine minoritico, frate Elia da Cortona, posero le prime pietre per la costruzione di quella imponente basilica, futuro scrigno dei resti mortali di Francesco e anche sede dell'Ordine appena nato.

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Spello

 

Spello sorge sulle pendici meridionali del Monte Subasio, antico centro umbro, con la fondazione della romana Colonia Iulia Hispellum, verso la fine del XIV secolo entra nell'orbita dei Baglioni di Perugia che la dominano tra alterne vicente.  Durante il Rinascimento vi operano numerosi artisti e letterati come il Perugino, il Pinturicchio, l'Alunno e altri. Oggi è cinta tra mura di epoca romana e medievale, e all'interno numerose chiese e palazzi caratterizzano questa città dalla forte impronta storico-culturale.   La Porta Consolare, età triumvirale-augustea è a tre fornici e presenta nella parte superiore tre statue di età repubblicana o giulio-claudia, provenienti dalla zona dell'anfiteatro.


La Cappella Tega, sec. XIV, è impreziosita con affreschi quattrocenteschi di scuola umbra, tra cui la Crocifissione, attribuita all'Alunno.

 

S.M. Maggiore - Spello

Santa Maria Maggiore, che ospita, nella cappella Baglioni, degli affreschi del Pinturicchio (inizio del XVI secolo) ed un pregevole pavimento di maioliche di Deruta (seconda metà del XVI secolo).  La facciata originaria, del XIII secolo, fu completamente rifatta attorno alla metà del '600. L'interno presenta molti elementi barocchi fra cui un altare. 

 

Sant'Andrea - Spello

 

Chiesa di Sant' Andrea del XIII secolo con portale romanico e l'interno restaurato che custodisce una grande tavola raffigurante la "Madonna col Bambino e Santi" del 1508 opera del Pinturicchio, frammenti di affreschi trecenteschi, un affresco di Dono Doni del 1565, un affresco di Tommaso Corbo del 1532, un crocefisso di scuola Giottesca ed un altro piccolo dipinto posto nel pulpito sempre del Pinturicchio.

 

La Chiesa di S. Lorenzo, costruita nel 1120, fu più volte rielaborata, particolarmente nel 1500 e nel 1600.  All'interno, Cappella del Sacramento con tabernacolo in marmo, realizzato alla fine del 1500 da Flaminio Vacca, coro ligneo intarsiato risalente al 1533 e presepe in legno del sec.XVII.    L'Arco di Augusto è di età triumvirale-augustea.
 

 

San Claudio - Spello

 

San Claudio  - Sempre nei pressi di Spello - costruzione romanica del XII secolo sorta sui resti di un edificio romano.  E' caratterizzata da una facciata asimmetrica realizzata in pietra d'Assisi con tre portali, un rosone, delle bifore ed un campanile a vela.  Anche l'interno si presenta asimmetrico con le due navate laterali una più alta dell'altra e custodisce numerosi affreschi di scuola Umbra tra i quali quelli posti sopra l'abside attribuiti a Cola Petruccioli da Orvieto del 1393. 

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Duomo -Gubbio

 

Cattedrale di Santa Maria Nuova- Gubbio - ha il caratteristico stile dell'architettura cistercense prevalente negli edifici ecclesiastici dell'eugubino del XIII secolo.

La facciata è semplice, ma particolarmente elegante. All'interno della chiesa, sulla parete destra, si trova un affresco chiama to "La Madonna del belvedere" del 1413 , realizzato da Ottaviano Nelli, il quale lo realizzò dopo aver raggiunto una maturità tecnica e costruttiva che gli permise di intrapendere imprese pittoriche impegnative e di raggiungere una definitiva individualità di stile , che lo consacrò come più grande esponente della scuola eugubina e miglior artista di Umbria e marche nella prima metà del XV secolo.  Sulla parete sinistra si trova un immagine di S.Antonio Abbate del Palmerucci (XIV sec.).  Guido Palmerucci è considerato il miglior pittore Umbro del suo tempo, a lui sono attribuite varie opere preziose.

 

La chiesa di San Giovanni fu costruita nel XIII secolo sul sito dell'antico battistero. La facciata e il campanile della chiesa sono in stile romanico. 

L'alto ed elegante campanile è sicuramente il più bello della città.  La chiesa ad una navata ha il tetto sorretto da grandi archi trasversali eretti su mensole sostenute da piccole colonne accoppiate, adornate con capitelli aventi decorazioni floreali scolpite su di essi.
   dx San Giovanni - Gubbio

 
 

 

 

 Basilica di Sant' Ubaldo  - Gubbio

Relics of St Ubaldo

 

The Basilica of S. Ubaldo ha cinque navate e fu restaurata nel 1500 dai Canonici Regolari Lateranensi ai quali era affidata la custodia del santuario.

Notevoli sono l'altare di marmo ed i finestroni istoriati con episodi della vita del santo patrono di Gubbio, il cui corpo incorrotto è esposto in una urna di cristallo sopra l'altare. I portali finemente scolpiti così come i frammenti di affreschi sulle pareti del chiostro mostrano ancora l'antica magnificenza delle decorazioni del XVI secolo. All'interno della basilica, dalla sera del 15 di maggio di ogni anno alla prima domenica di maggio dell'anno successivo, restano conservati, nella navata di destra, i "Ceri".

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Facciata del Duomo di Orvieto

 

The Duomo of Orvieto

La costruzione della chiesa, avviata nel 1290 allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena (reliquia sacra portata a Orvieto per volontà di papa Urbano IV), si protrasse per circa un secolo.  In principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia, il quale si fece esecutore di un progetto elaborato probabilmente da altri (alcuni critici pensano ad Arnolfo di Cambio): come testimonia il modellino ricostruito in base alle fonti documentarie e oggi conservato nel Museo dell’Opera del Duomo, l’edificio doveva avere facciata monocuspidata, di ispirazione ancora romanica.

Dopo un intervento di Giovanni di Uguccione da Orvieto, nel 1310 venne chiamato a dirigere il cantiere il senese Lorenzo Maitani: sua è l’ideazione della fastosa facciata attuale, considerata una sorta di trittico impreziosito da mosaici e sculture, e aperto al centro dal magnifico rosone da alcuni attribuito (ma senza riprove certe) ad Andrea Orcagna.   I rilievi scolpiti, con Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento, sono attribuiti al Maitani stesso e a vari artisti minori del XIV secolo ed uno dei quali fu Raffaello da Montelupo che realizzò il rilievo dell'Adorazione dei Magi.  I mosaici, tra cui quello della cuspide con l’Incoronazione della Vergine disegnata da Cesare Nebbia, sono stati nei secoli pesantemente restaurati e rifatti.  Notevole è il portale centrale, inquadrato come i due laterali da un profondo strombo, e rivestito da lastre bronze e di Emilio Greco che narrano opere di misericordia.

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